26 giu 2014

Novità svelate nel Google I/0

Giorno 25 giugno 2014, si è tenuto il Google I/O, manifestazione in cui l'azienda statunitense ha introdotto molte nuove novità:




Material Design.
Google ha presentato Material Design, ovvero nuovi elementi di design che andranno a cambiare il volto di Android.  Android L sarà infatti una delle maggiori release nella storia del robottino, con oltre 5.000 nuove API, tra cui Bluetooth 4.1, USB audio e burst mode.
Una parte fondamentale di Android L sono le animazioni, sia tra un’activity e l’altra, che anche tra un’app e l’altra, e ogni cosa dovrà essere consistente, senza uscirsene dal niente, esattamente come nel mondo reale un oggetto non si teletrasporta da un posto all’altro. Pensate anche a quando effettuate uno scrolling verso il basso in un’app, e a come gli elementi in cima possano ridimensionarsi: tutto questo si chiama nested scrolling.

La casa statunitense prò non trascura la fluidità: infatti grazie a Polymer la fluidità arriverà fino a 60fps


Grosse novità anche in materia di blocco e sblocco del telefono, con le notifiche facilmente raggiungibili sul lock screen, e soprattutto con il personal unlocking. Per capire cosa sia, facciamo un esempio: se togliete il vostro smartwatch dal polso, lo smartphone penserà che non siete voi ad utilizzarlo, e presenterà un pin di sblocco, che invece non sarebbe stato presente se aveste avuto il vostro orologio addosso.

Altre novità vengono dal web: infatti grazie a Google Ricerca possiamo passare dai risultati di ricerca ad un app. Per esempio se cerchiamo "Colosseo TripAdvisor" e poi piggiamo sul link che ci porta sul sito di TripAdvisor, l'app Google Ricerca, non ci farà visitare il sito web, bensì l'app.

Una delle novità di maggior rilievo è che notifiche e quick setting saranno in pratica uniti, con i secondi che potranno essere ingranditi con clic in alto sulla barra o con uno swipe down (notare la differenza tra le due immagini in apertura); non solo, ma ciascun tile non si limiterà ad accendere / spegnere una funzione o a rimandarci alla sua pagina delle impostazioni, ma avrà un pannello aggiuntivo, dove potremo ad esempio scegliere a quale rete Wi-Fi collegarci, o dove avremo informazioni aggiuntive su batteria e traffico di rete. Il pulsante “more” ci rimanderà invece alle impostazioni vere e proprie, casomai ne avessimo ancora bisogno

Android L presentazione 10

Google One.
Google vuole che Android sia ubiquo, ancora più di ora, pertanto lo sforzo verso i mercati emergenti sarà più consistente di quanto fatto finora: ecco che nasce quindi Android One, una serie di dispositivi pensati proprio per giungere nelle mani di “chiunque”, quindi economici, ma aggiornati direttamente da Google, come i Nexus. Il software sarà Android Stock, con possibilità di personalizzazioni da parte dei produttori.
Un esempio di smartphone? 
Un 4,5”, dual SIM, con espansione di memoria e radio FM, realizzato da Cromax. Tra gli altri partner abbiamo anche Spice e Karbonn. Dettagli precisi su disponibilità e prezzo dovranno ancora aspettare, ma si parla comunque di cifre inferiori ai 100€

android one phone

Android Wear:


Notifiche

Perché il progetto possa avere successo l’integrazione con il resto dell’universo mobile è tutto e bigG lo dimostra spiegando le modalità di interazione con i telefoni. Alla ricezione di una notifica, lo smartwatch avvisa l’utente tramite una vibrazione, così da poterla consultare immediatamente attraverso una scheda mostrata sul piccolo schermo. È possibile passare da una notifica all’altra con un semplice swipe, oppure eliminarle mediante una gesture che richiede pochi attimi. Non sono ovviamente state trascurate le possibilità di personalizzazione, con una lunga serie di design tra i quali scegliere, per mostrare lancette analogiche oppure simulare il quadrante di un orologio digitale. Insomma: anche l’occhio vuole la sua parte, soprattutto quando si parla di un device da portare al polso, e il team responsabile di Android Wear ne ha tenuto conto.

Google Now

Sarà possibile interagire con la piattaforma tramite comandi vocali, grazie alla tecnologia dell’assistente Google Now ormai ben nota a tutti coloro che utilizzando un dispositivo Android. Basterà infatti pronunciare “Ok Google” e parlare, per eseguire un comando come l’inserimento di un appuntamento nel calendario o la scrittura di un promemoria. Allo stesso modo si potranno effettuare ricerche online, mentre alla ricezione di una telefonata lo schermo degli smartwatch mostrerà una scheda con il nome e la fotografia del contatto, permettendo all’utente di rifiutare la chiamata o rispondere con un messaggio (ad esempio “ti chiamo dopo” oppure “sono occupato”) senza bisogno di toccare il telefono.

Musica

I dispositivi Android Wear permetteranno anche di controllare la riproduzione dei brani musicali. La piattaforma è infatti in grado di mostrare la copertina degli album e pulsanti attraverso i quali saltare velocemente da una canzone all’altra, mettere in pausa o riprendere l’ascolto, trasformando così lo smartwatch in una sorta di controller per interagire con la propria libreria musicale.

Android TV
dispositivi Android potranno essere utilizzati come controller per navigare tra i contenuti del box, e non solo. Inoltre pare proprio che Android TV sarà molto focalizzata anche sul mondo dei videogame

Nessun commento:

Posta un commento